Incontro tra la Fondazione Madonna della Bomba e la Biblioteca Passerini Landi

Thè letterario virtuale per gli ospiti della Fondazione Madonna della Bomba

Le signore e i signori che vivono alla Fondazione Madonna della Bomba attendono da mesi la ripartenza del the letterario, lo attendono ancor di più perché stavolta aspettano di incontrare Caterina e Francesca della Biblioteca Comunale di Piacenza e Franca della Biblioteca di Torrazza Coste, le bibliotecarie conosciute attraverso le descrizioni della psicologa. Le ricordano perché tutti gli ospiti sanno che è anche merito loro se sono nate piccole biblioteche in ogni reparto, se si è ampliata notevolmente la scelta di volumi e romanzi da poter prendere in prestito.

La lettura è sempre stato uno strumento di grande valore per potenziare e mantenere le risorse cognitive e per stimolare l’aspetto emotivo e sensoriale di cui spesso gli anziani si sentono privati. Durante i mesi di pandemia, questa risorsa ha acquisito maggior importanza e ha permesso di lasciare intatto lo spazio della riflessione, dell’immaginazione.

Sentimenti di gratitudine sono visibili nei volti dei signori della Madonna della Bomba, vedono la loro casa sempre più ricca di vita.

L’incontro tra la realtà delle Biblioteche e quella della nostra struttura non è stato possibile fisicamente. E’ stato costruito un ponte con l’esterno che ad oggi rimane virtuale.

La conoscenza telefonica con il responsabile della Biblioteca Passerini-Landi, Dottor Graziano Villaggi, ci ha permesso di gettare le basi di speranza, costruire una progettualità che ci riempie di entusiasmo.

In attesa di incontrarci presto, il 15 Dicembre gli appassionati lettori della Fondazione si sono ritrovati nella saletta di Casa Don Serafino Dalla Valle e insieme alla terapista occupazionale e alla psicologa hanno visitato la biblioteca di Piacenza attraverso le parole e gli occhi di Caterina.

Il pomeriggio si è aperto con i saluti e i ringraziamenti del Direttore della Fondazione Madonna della Bomba, Paolo Cavallo.

Il dialogo tra Caterina e gli ospiti si è svolto con naturalezza e semplicità, un intreccio di opinioni e sorrisi che ha annullato la distanza generata dagli schermi. Scambiarsi opinioni sull’idea degli audiolibri, sui libri letti durante l’infanzia, sulla scelta della torta perfetta da servire con il thè quando potranno invitare le signore in struttura svela l’energia che si propaga dall’amore condiviso per la lettura.

La psicologa Federica Falzone che ha accompagnato gli ospiti nel loro percorso di valutazione e inserimento ha raccolto durante i colloqui informazioni su interessi personali e, in base alle difficoltà presentate, ha scelto di intraprendere percorsi di supporto psicologico e di utilizzare la biblioterapia in assetto gruppale e/o individuale. La collaborazione con la biblioteca ha potenziato questo percorso di supporto psicologico. “La scelta dei libri viene calibrata in base al tipo di deterioramento cognitivo e viene inserito all’interno del colloquio psicologico, il contenitore delle loro difficoltà, delle loro istanze, lo spazio personale sicuro. Diviene, dunque, uno strumento che fa da catalizzatore di alcune esperienze ed emozioni. Gli ospiti esperiscono sensazioni e intraprendono una narrazione parallela sul sé. La lettura attiva reti neurali correlate al tipo di descrizione (sensoriale, motoria) e incrementa le abilità alla base della Teoria della Mente. L’insight, la catarsi possono avvenire e generare una rilettura di alcuni vissuti. D’altronde nella loro fase, quella che Erickson definiva età dell’ “Integrità dell’io/disperazione” gli anziani rielaborano una narrazione della propria esistenza, mettendo in analisi traguardi e perdite”.

Numerosi progetti aspettano di essere realizzati, nuovi incontri con le Biblioteche, realizzazione di nuovi spazi dedicati e, si spera, condivisi con i familiari e la collettività.

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