Grande successo per il Progetto “Caro Nonno, Cara Nonna” – La Fondazione Madonna della Bomba incontra la Scuola “P. Giordani”

Gli ospiti della Fondazione Madonna della Bomba Scalabrini incontrano la maestra della scuola “P. Giordani”.

Ogni alunno della scuola elementare “P. Giordani” scrive una lettera a un anziano della Fondazione Madonna della Bomba, piccoli amici di penna riempiono gli ospiti di domande, disegni, curiosità.

Gli ospiti della Fondazione Madonna della Bomba, colmi di curiosità ed euforia, hanno accolto giorno 11 Maggio l’insegnante Elena Leonardini davanti l’ingresso della struttura sul Pubblico Passeggio e con applausi e ghirlande hanno “abbracciato” simbolicamente la maestra, la quale ha consegnato loro le lettere degli alunni, rappresentando i bambini e le colleghe Elena, Vanna, Antonietta ed Emanuela.

La direzione e l’intero personale della RSA hanno partecipato a questo momento di intensa emozione.

Le lettere di Kevin a Giorgio, di Stefano a Maria, di Isotta a Loredana e tutte le altre raccolte di parole semplici, racconti di ogni giorno, disegni, domande spontanee sono giunte a destinazione creando un contatto non contatto, una vicinanza a distanza, una presentazione che lascia ampio spazio all’immaginazione.

Già in queste prime fasi del progetto “Caro Nonno, cara Nonna” il ponte verso l’esterno diviene solido e sicuro. Il maestro R. Lovattini, co-ideatore e promotore del progetto, ha costruito da un’idea una rete, una fitta maglia di connessioni che diventano possibili, che diventano vita, che diventano sorriso nei visi segnati dalle rughe del tempo e in quelle dei bambini, nei loro occhi vispi incorniciati dalle mascherine.

Le maestre della scuola “P. Giordani” hanno guidato e stimolato creatività e fantasia dei piccoli “scrittori” e gli anziani della Fondazione “Madonna della Bomba” seguiranno le loro orme, li condurranno nei sentieri di saggezza e ricordi con l’aiuto delle animatrici, durante i loro laboratori espressivo-creativi, e con l’aiuto della psicologa durante i colloqui e i laboratori narrativi.

Adesso, mossi dall’entusiasmo e l’affetto immediato che nasce dal loro sentirsi “chiamati”, “riconosciuti”, troveranno le parole giuste per raggiungere i bambini.

Il dolce ricordo di questo incontro rimarrà scolpito nella loro mente accompagnato dal dolce suono della melodia di “up”, il coinvolgimento e lo stupore delle insegnanti, i disegni dei bambini.

Ogni anziano ha riposato con una lettera tra le mani, ha immaginato il viso del bambino che si è accuratamente descritto tra le righe e ha sorriso leggendo la fiaba inventata da ognuno di loro stupendosi della incredibile fantasia che possiedono i piccoli. Con la gioia nel cuore hanno iniziato a ipotizzare e immaginare risposte e regali da portare agli alunni della scuola “P. Giordani”.

Tutti sono stati accarezzati dalla bellezza delle immagini di bambini e anziani, dalla bellezza del lavoro delle insegnanti, della collaborazione che ha condotto direzione, personale amministrativo, ausiliari, OSS, Raa, medici, infermieri, fisioterapisti, animatrici e psicologa ad affacciarsi al mondo della vita in questo periodo di timori.

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