Nasce il Progetto Or.To all’interno del programma di terapia occupazionale all’interno della Fondazione Madonna della Bomba Scalabrini
Nasce alla Fondazione Madonna della Bomba Scalabrini il progetto Or.To, “germogliato” da un’idea della terapista occupazionale Alice Brignone che dopo un’attenta valutazione si è resa conto di poter usufruire di uno spazio protetto e utile all’interno della struttura da trasformare con l’aiuto di ospiti che condividono la passione per la cura delle piante e che possono trarre beneficio dal contatto con la natura.
Le attività inserite nel programma di riabilitazione, assistenza, relazione della Fondazione vengono sempre selezionate e inserite in base agli obiettivi e al benessere che riescono ad apportare nella vita degli ospiti.
In questo specifico caso, come ci spiega la terapista occupazionale, “Alcune finalità dell’attività terapeutica riabilitativa in giardino sono la stimolazione delle funzioni cognitive (concentrazione, attenzione, memoria, orientamento), il miglioramento o mantenimento delle capacità motorie (manualità grossolana e fine, mobilità articolare, coordinazione, equilibrio, forza, resistenza), la stimolazione delle capacità all’azione (motivazione, costanza, flessibilità), l’aumento del senso di competenza e di utilità, il miglioramento dell’autostima. Non è di minore importanza la promozione dell’autodeterminazione.”
Diverse le fasi del progetto, dall’ ideazione e acquisto del materiali, alla suddivisione in gruppi definiti dal grado cognitivo e dall’interesse mostrato per ogni coltura.
E’ stata anche stabilita una diversificazione dei compiti in base a interessi personali, obiettivi, competenze degli ospiti.
I signori e le signore della Fondazione hanno subito mostrato un forte senso di dedizione e appartenenza, a tal punto da indicare con “il nostro giardino” quello spazio che prendeva forma pian piano, seguendo i ritmi di ogni ospite. Frequentemente succedeva di trovare i signori, appena terminata la colazione, pronti con il giubbotto addosso e i guanti da giardinaggio fra le mani. Il loro appuntamento del giovedì era divenuto atteso e desiderato.
La riqualificazione del giardino ha coinvolto non solo gli ospiti ma l’intera equipe che poneva spesso domande e con curiosità desiderava sapere quale ortaggio era stato appena piantato, se erano sbocciati i primi fiori di tagete. Gli stessi operatori si informavano con gli ospiti entrati da pochi giorni se possedevano un piccolo orto, un giardino e suggerivano loro l’inserimento al progetto di Alice. Quest’ultimo sicuramente è stato un grande segno di inclusione nella fitta maglia di interventi che cresce e diviene culla di benessere e stabilità.
La terapista occupazionale pone l’attenzione anche sulla stimolazione della dimensione creativa, offrendo loro la possibilità di elaborare proposte e di mettersi in gioco.
Oltre al centrale aspetto riabilitativo e di socializzazione, il progetto Or.To testimonia come gli spazi di una residenza per anziani divengono spazi del sé, luoghi di una narrazione personale, cornici di una vita sociale che prosegue e ritrova equilibri.